Una camminata sulla Via Francigena
Cominciare la giornata con una camminata
Nordic Walking da Piverone a Viverone
Sofia Ferrero
“Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo.”
In un’insolitamente calda mattinata di febbraio, alle 10:00 precise, eccoci a Piverone, paese canavesano situato a circa 17 km da Ivrea. Bacchette in mano, siamo pronti per partire per una nuova passeggiata di nordic walking. Consultiamo prima di tutto la mappa dei percorsi che si trova nel parcheggio, vicino al parco-giochi, dove abbiamo lasciato la nostra automobile.
Verso il Gesiun
Cominciamo la nostra camminata di 13 km alla volta del centro del paese, oltrepassiamo il Municipio, la Chiesa Parrocchiale di S. Pietro e S. Lorenzo per proseguire in Via Castellazzo. Arriviamo ad un bivio dove prendiamo la strada a sinistra, e qui un cartello ci indica la via per giungere alla nostra prima meta: il Gesiun.
Lasciando il paese alle nostre spalle, ci incamminiamo verso la campagna dove ci accolgono l’abbaiare dei cani del posto e il cinguettio degli uccelli; le vigne, in fase di potatura, preannunciano l’arrivo della primavera.
La strada sembra finire di fronte al cancello di una casa isolata, ma in realtà girandoci alla nostra sinistra scopriamo che la via prosegue. Si sale dolcemente e incontriamo anche alcuni tratti in discesa.
Arrivati al Gesiùn ecco le suggestive rovine (dal momento che oggi non vi è il tetto e vi è rimasta solo parte dei muri laterali) dell’antica chiesa di S. Pietro di Sugliaco. Siamo tutti pronti a scattare foto su foto al “Gesiun” che in dialetto canavesano significa “chiesone”. Questo edificio di architettura romanica e di modeste dimensioni (occupa infatti una superficie lunga 4,62 metri e larga 3,80 metri) è situato sulla Via Francigena di Sigerico.
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Vista sull’abside del Gesiun
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L’affresco nel Gesiun
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Interno del campanile del Gesiun
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Particolare
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Vista sull’abside del Gesiun
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L’affresco nel Gesiun
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Interno del campanile del Gesiun
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Particolare
Una delle particolarità presenti nel Gesiun è un frammento dell’affresco che rivestiva le pareti interne, dove si vede molto chiaramente raffigurata una mano che sorregge un libro.
Spostando leggermente lo sguardo a destra e alzando la testa, di sicuro, ci si ferma ad ammirare ciò che rimane dell’antico campanile a canna quadrata, che presenta una finestra su tutti i suoi quattro lati, sormontata da un piccolo cornicione con archetti semicircolari pensili in cotto.
Lasciamo Piverone e ci dirigiamo alla volta di Viverone. Una bella strada panoramica asfaltata permette di godere del panorama circostante.
Verso il ricetto
Arrivati a Viverone cominciamo la salita per arrivare al vecchio ricetto, oggi di proprietà privata, e da dove si può vedere un bellissimo panorama del Lago di Viverone.
Verso il ritorno
Durante la discesa osserviamo la torre del vecchio castello e ci avviamo per la strada del ritorno. Si può decidere se tornare indietro comodamente per la strada dell’andata oppure percorrere stradine di campagna delimitate dai muretti di pietra delle vigne, occorre prestare attenzione alle indicazioni per non rischiare di perdersi. Noi decidiamo di utilizzare i nostri bastoncini e percorrere a passo di nordic walking i sentieri della Serra d’Ivrea, la collina morenica più estesa d’Europa attraversata dalla Via Francigena.
Usciti dai vigneti ci ritroviamo sulla strada che porta al Gesiun; rincontriamo i cani di prima, sempre pronti a “salutarci”, e infine eccoci in paese. Arriviamo a Piverone alle 13:00 e sentiamo il profumo del pane “inondare” l’aria circostante; ciò che ci vuole adesso è un buon pranzo! Buon appetito e buona camminata!