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Le Ricette del Canavese
tra ricordi e tradizione

TURTA AD CUSA

Tiri Enrico

“La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”

A. Einstein

LA TORTA DI ZUCCA

E la fata madrina di Cenerentola, meraviglia, con un tocco di bacchetta magica trasformò la zucca in una splendida carrozza.

Ah, ecco. C’era da aspettarselo, dice lo sguardo che scorre rapido tra le due gemelline. Sono grandi, fanno già la prima elementare, a Scarmagno.

Ascoltano composte e silenziose, ma con un certo scetticismo, le fiabe che la maestra legge alla classe; stavolta però non hanno dubbi: tutto è possibile.

Lo sanno, loro, che le zucche sono magiche. Le conoscono bene.

Le dosi sono “a stim”, a occhio. L’esperienza permetterà di correggere eventuali errori, peraltro quasi impossibili data la semplicità della preparazione.


  • Abbondante polpa di zucca cotta al forno (privata di semi e scorza)

  • Un paio di uova

  • Due o tre cipolle

  • Salsa di pomodoro

  • Due manciate di farina di mais

  • Abbondante formaggio grattuggiato

  • Rosmarino

  • Noce moscata, olio, burro, sale e pepe

Stanno là in fondo all’orto, al confine tra la terra cognita e il mistero del prato che si perde nel bosco, e in autunno si vela di nebbioline. Le piante allungano i loro tentacoli fuori dall’orto e si arrampicano su tutto: legname, meli, rovi. E le zucche spuntano tra l’erba, penzolano dai rami nudi, grossi e incongrui frutti vivi proprio quando l’orto muore. Sono presenze lontane, misteriose e inquietanti.

E poi le hanno ben viste, loro, brillare e ridere di notte con quelle boccacce sdentate e gli occhi a triangolo, in fondo al cortile. Be’, sì, in fondo lo sanno che dentro c’è una candela e che la zucca l’ha scavata il loro fratello grande, ma chissà. Il brivido c’è.

Poi i decenni passano, le gemelline non vivono più in quel cortile al Masero, e la magia della zucca si è ristretta al campo culinario.

E’ sempre con un sorriso che porto su dall’orto una zucca pesante e bitorzoluta (sono le migliori). L’età mi rende più adatta al ruolo di strega, ma mi sento un po’ fata: apro quella scorza riottosa ed ecco la giallissima o arancionissima polpa, e voilà, con la magia del forno la trasformerò in una delizia.

Con la zucca si preparano piatti infiniti, salati e dolci. La mia mamma preparava spesso la turta ad cusa, intendendo con questo termine la versione salata
Io ne vado matta e snobbo la versione dolce.

Si fanno colorire in olio le cipolle affettate sottili, insieme a un rametto di rosmarino che poi si elimina; le si unisce poi in una ciotola capiente a tutti gli altri ingredienti, tranne il burro, e si mescola bene. Si imburra una teglia, si stende il composto e lo si ricopre di fiocchetti di burro. Si inforna sui 200 gradi e si cuoce per un’oretta o fino a quando il tutto è ben colorito.

La turta ad cusa può risultare più morbida o più compatta, più pallida o più colorita: molto dipende dal tipo di zucca. Ma non importa: è sempre buona.

E poi a noi piace la magia, non la perfezione!

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Ti invio questo link perchè penso possa interessarti.

Turta ad Cusa, https://visitcanavese.it/torta-di-zucca-turta-ad-cusa/