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UNA VISITA SPECIALE
AL CASTELLO DI MONTALTO DORA

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  • Una visita speciale al Castello di Montalto Dora

Nicola Ferrero

“I genitori danno due cose ai figli: le radici e le ali.”

Proverbio indiano del Quebec

Andando alla scoperta di un borgo, o di un territorio, molto spesso si torna bambini e si cerca innanzi tutto il castello! Il protagonista di tante fiabe: dove vivevano il re e la regina, o dove il cavaliere salvava la principessa rinchiusa nella torre, …

Le speranze di chi arriva in Canavese da questo punto di vista non saranno disattese! 
Le antiche dimore sono molte, più di una trentina. Alcune sempre visitabili come i Castelli di Rivara, Agliè, Masino e Parella…; altre, di proprietà privata come il Castello di Montalto Dora, sono aperte solo su richiesta o in rare occasioni.

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    Cedro del Libano Montalto Dora

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  • Le cucine del Castello Montalto Dora

  • Cortile interno del Castello Montalto Dora

  • Arcieri al Castello Montalto Dora

    UNA GRADEVOLE PASSEGGIATA

    Una di queste aperture straordinarie è stata l’occasione per trascorre un piacevolissimo pomeriggio con la mia famiglia in un’atmosfera quasi magica.
    A noi piace camminare per cui abbiamo lasciato la macchina sulla piazza del municipio, una breve sosta di fronte a Villa Casana, prima di percorre a piedi l’itinerario seguendo l’antica via che prende il nome della villa. Lungo il percorso un alto cancello in ferro battuto al di là del quale il bicentenario Cedro dell’Atlante… poi la Chiesa di San Rocco eretta sul finire del XVII secolo… proseguendo siamo giunti a un’area attrezzata con parcheggio dove si possono osservare i tipici tupiun delle vigne. Ancora pochi passi e si trova la stradina che conduce all’ingresso del castello.

    INCANTO AL CASTELLO

    Il castello, eretto intorno all’anno 1100 sul monte Crovero, a 405 metri d’altezza, era un importante punto strategico militare per l’accesso alla Valle d’Aosta.
    Per raggiungerlo, si supera l’edificio medioevale fortificato, originariamente avamposto militare, e si attraversa il parco fino a superare le tre porte. Una cinta merlata difende il nucleo centrale e racchiude una zona verde percorribile a piedi. Le tre torrette pensili, le alte mura a coda di rondine costellate da piccole aperture creano l’incanto che riporta a ritroso nel tempo. Basta superare la seconda porta che la suggestione si trasforma quasi in realtà.

    Uno schiocco di una freccia, poi un altro, e un atro ancora… abili arcieri si allenano con l’arco. Avanziamo sorpresi, incrociamo una giovane coppia in semplici abiti medievali, poi ancora, sotto una tenda, abili tornitori impegnati a creare, da un semplice pezzo di legno, un anello e una dama intenta a provarlo.

    Giungiamo nel cortile interno dall’andamento irregolare, che segue la conformazione del costone roccioso su cui è stata eretta la fortezza, ammiriamo la torre quadrata del mastio. Che piacevole sorpresa e quanta gente,… si respira aria di festa: si possono provare gli antichi giochi medievali in legno, vedere cavalieri sfidarsi in duello, ascoltare il bardo che esalta le delizie del cibo e la giusta maniera di cucinarlo …

    La visita inizia dal grande salone al piano terra, saliamo al primo piano lungo una serie di stanze, con camere ad angolo e grandi camini, uno studio, una biblioteca …. Dalle finestre, dove le Signore che abitavano il castello si sedevano sulle panche in muratura per godere della poca luce che entrava dalle aperture, si può godere di una vista a 360 gradi sul Parco dei 5 laghi e sull’Anfiteatro Morenico d’Ivrea.

    • Veduta dal Castello

    • I pilun del sentiero

    • Artigiani al lavoro

    • Scorcio

      Il nostro percorso prosegue scendendo nel seminterrato per ammirare le cantine con ambienti a volta e la roccia su cui è stato edificato il castello.
      Ancora una visita alla cappella del Castello nel cortile interno che conserva frammenti di affreschi quattrocenteschi raffiguranti San Cristoforo, opera attribuita a Giacomo D’Ivrea, all’interno ben visibile l’affresco con Santa Liberata, protettrice dei pericoli del parto e della mortalità infantile, che tiene in braccio due santi neonati: Gervasio e Protasio.

      Negli ultimi decenni il castello è stato oggetto di un restauro conservativo, sotto la visione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, ma anche funzionale per permettere iniziative culturali quali mostre e conferenze.

      Un ringraziamento alla proprietaria del castello per la gentilissima ospitalità e complimenti al Gruppo Storico Il Mastio e a Davide Mindo che hanno animato la giornata e fatto rivivere l’atmosfera di un tempo.

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      Ti invio questo link perchè penso possa interessarti.

      Una visita speciale al Castello di Montalto Dora, https://visitcanavese.it/visita-speciale-castello-montalto-dora/