Dal 19 agosto torna la Mostra della Ceramica
La Mostra della Ceramica è caratterizzata da molteplici ed articolate esposizioni che spaziano dalle famose stufe in ceramica, passando dalla scultura e dal design per arrivare all’artigianato tradizionale. La sessantaduesima edizione è dedicata alla Città di Faenza. L’Amministrazione Comunale, insieme al curatore Giuseppe Bertero, già responsabile delle precedenti mostre, hanno stabilito di dedicare la manifestazione all’Emilia e Romagna, colpita dalla recente, devastante e tragica alluvione. Un atto dovuto come concreto segno di solidarietà.
130 opere provenienti dall’Italia e da 22 diverse nazioni del mondo sono state selezionate per il concorso internazionale “Ceramics in love 2023”, che giunge quest’anno alla sua quinta edizione, raccoglie un insieme di opere di grandissimo interesse estetico. La mostra delle opere selezionate è allestita al piano terra del prestigioso Palazzo Botton, recentemente restaurato.
In questo stesso piano la mostra si apre con una particolare dedica a “Castellamonte: terra, arte, vita”. Per l’arte un particolare omaggio è rivolto ad un artista molto noto ed ammirato, Angelo Pusterla, le cui opere riprendono il tema della terracotta nel suo naturale colore appena ravvivato da patinature trasparenti. Al piano nobile del Palazzo Botton è allestita la mostra dell’artista faentino Mirco Denicolò con le sue particolarissime “ceramiche” frutto del suo soggiorno a Castellamonte.
Le opere sono commentate da 16 disegni. Nella medesima sala anche le opere degli studenti del Liceo Artistico Statale “Felice Faccio” realizzate durante uno stage condotto dallo stesso Mirco Denicolò insieme ai docenti della sezione design della ceramica nell’anno scolastico 2019/2020. Sul medesimo piano si trova la mostra omaggio al Marocco, alla sua splendida e sfavillante ceramica. Un omaggio caldeggiato dall’Amministrazione della Città, con il patrocinio dell’Ambasciata del Marocco a Roma dal suo Ambasciatore S.E. Youssef BALLA. Un omaggio rivolto alla numerosa comunità marocchina presente sul territorio castellamontese e canavesano. Nell’ambito della collaborazione nata fra le Tre terre Canavesane e la città di Matera, l’installazione di Damiana Spoto e Raffaele Pentasuglia “Attraversamento meridiano”. Un’opera dal carattere fortemente identitario della Basilicata, pensata per evocare il concetto di ponte. Una terra attraversata ogni anno da grandi carovane di mucche podoliche che collegano territori molto diversi come i calanchi o l’altopiano della Murgia che richiamano paesaggi nordafricani. Le stampe dei tessuti racconteranno di questo territorio e dei suoi cambiamenti insieme ai bovini grandi e bianchi che lo attraversano. Sculture in terraglia terracotta patinata e teli in fibra di latte stampati.
Nello spazio suggestivo del progetto “ritorno alla rotonda” è prevista l’esposizione di grandi e medie opere realizzate dagli artisti di Castellamonte, Faenza, della “Baia della Ceramica” (Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure) Lucca, Roma, Montelupo Fiorentino e dalla Francia. Un’occasione prestigiosa per gettare uno “sguardo” aggiornato sulla contemporaneità della scultura in ceramica.
Fra le arcate del Palazzo Antonelli, sede del Comune, saranno esposte le famose stufe di Castellamonte sia quelle della tradizione che quelle contemporanee di squisita fattura e sempre più famose nel mondo, che si confermano uno dei simboli della Città.
Al secondo piano del Centro Congressi Piero Martinetti, sarà ospitata la Collezione permanente delle “ceramiche sonore”, ovvero i fischietti in terracotta provenienti da tutte le parti del mondo raccolti dal grande ceramista Mario Giani noto a tutti come CLIZIA e da lui donati alla città. Nella medesima collezione sono esposti altresì i fischietti del primo concorso “Ceramiche 2022”. Nella stessa sede espositiva faranno bella mostra i fischietti in terracotta del recente concorso “Ceramiche sonore” 2023, con opere provenienti da tutta Italia e anche dalla Polonia, 50 gli artisti con ottanta opere.
Al primo piano è esposto l’ampio e articolato progetto di restyling della rotonda antonelliana realizzato dagli studenti della Facoltà di architettura di Torino, già allievi del Liceo Artistico Statale “Renato Cottini”. Un progetto volto al futuro per una maggior fruibilità dello spazio visto soprattutto come luogo d’incontro, ma anche per sostare all’ombra degli alberi e ammirare opere d’arte.
Al piano terra del Centro Congressi Martinetti, come buona consuetudine, il CNA propone le sue ceramiche da “indossare”.
Anche per l’edizione di quest’anno sono confermati i punti espositivi privati che da sempre accompagnano il percorso ufficiale della mostra.
La storica Fornace Pagliero 181 4 vede tra le sue mura la presenza della mostra Kéramos della Galleria Gulli di Savona, una personale dell’artista Nino Ventura e un’esposizione delle opere dell’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte.
Al Cantiere delle Arti si potranno ammirare le ceramiche artistiche di Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Davide Quagliolo, raccolte nelle collezioni “Sussurro della Terra” e “Sinfonie”.
La Casa della Musica ospita invece una personale di Brenno Pesci, dal titolo “Musicanti”.
Saranno ovviamente aperte e visitabili le aziende e le botteghe dei ceramisti castellamontesi, quali la ditta “La Castellamonte” di Roberto Perino, le “Ceramiche Castellamonte” di Elisa Giampietro, le “Ceramiche Camerlo” di Corrado Camerlo e le “Ceramiche Grandinetti” di Maurizio Grandinetti, luoghi dove si potranno approfondire le tecniche di realizzazione dei manufatti in ceramica e acquistare oggetti e opere dalle più svariate fattezze.
Manifestazioni collaterali:
Come per la precedente edizione, nei giorni prefestivi e festivi, è prevista una navetta per un sopralluogo ai suggestivi “castelletti”, da dove si ricava la famosa argilla rossa di Castellamonte.
Ad arricchire la rassegna ceramica vi saranno molteplici iniziative di intrattenimento, che l’Amministrazione e le associazioni locali offriranno ai visitatori e ai loro concittadini per far vivere al meglio l’evento mostra e per valorizzare tutto il territorio.