Serata dedicata ai violinisti popolari canavesani di inizio Novecento, con particolare riferimento ad Agostino Cominetto, detto “Tajanda”, di Burolo. Virtuoso dello strumento, suonò a lungo in varie formazioni da ballo; durante il servizio militare, in seguito al “Decreto Badoglio”, fu deportato a Büchenwald (campo di prigionia nazista tra i più spietati) e, grazie alla sua abilità di violinista, si salvò la vita.

Conferenza, proiezioni e concerto per trio

Laura Merione, violino
Beatrice Pignolo, violoncello
Rinaldo Doro, fisarmonica diatonica

Letture a cura di Roberto Cominetto, figlio di “Tajanda”, tratte da “Sonador da Coscrìt e da Quintët, Ricerca sulla musica popolare in Canavese e Val d’Aosta sul sentiero tracciato da Amerigo Vigliermo” di Rinaldo Doro, Atene del Canavese Editore.

Dopo il concerto sarà offerta dal “Coro Bajolese” una piccola “merenda sinòira” della tradizione canavesana.