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Albiano d’Ivrea

Albian

Benvenuti ad Albiano

Naviglio, Castello Vescovile, ricetto

Cosa fare


Il Comune di Albiano d’Ivrea fa parte della Città Metropolitana di Torino.

Si trova al centro dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea (AMI), a nord del Naviglio d’Ivrea, a pochi chilometri dal Lago di Viverone e dal Castello di Masino. Caratteristico paese canavesano con il castello che domina dall’alto e i caseggiati a due piani addossati l’uno all’altro.

Una passeggiata alla scoperta dell’abitato può iniziare percorrendo una delle due strade principali che si incrociano davanti alla Chiesa Parrocchiale di San Martino.  Progettata dall’architetto Francesco Martinez da Messina (nipote di Filippo Juvarra), lo stesso che per ordine di Vittorio Amedeo III realizzò la Cripta Reale di Superga. Da qui si può salire alla volta del Castello Vescovile che offre un belvedere sulla collina del Castello di Masino, sulla pianura dell’AMI,  per ariivare ad ammirare la Bella Dormiente e spingersi più a nord sino all’imbocco della Valle d’Aosta, dominato dal Mombarone e dalla Cavallaria.

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Gli amanti dell’outdoor possono scegliere di percorrere a piedi o in bicicletta semplici itinerari tra le vigne e piacevoli boschetti nella zona collinare, oppure le strade pianeggianti della campagna.

A metà maggio la fiera d’la Caplina è imperdibile per vivere l’atmosfera delle fiere di campagna; mentre nel mese di giugno Albiano è epicentro della Canavesana d’epoca, una pedalata cicloturistica per bici d’epoca.

FRAZIONI

Non ci sono frazioni

Attrazioni principali


  • Il Naviglio d’Ivrea

    È un canale artificiale che porta le acque della Dora Baltea dal centro di Ivrea fino al Sesia, fiume del Vercellese.

  • Palazzo Vescovile

    Le prime notizie sul castello risalgono al periodo in cui regnava l’imperatore Ottone I, che nominò feudatario il vescovo della diocesi di Ivrea il 9 luglio dell’anno 1000. Dopo una breve parentesi che vide investito del castello il principe Filippo I di Savoia-Acaia, nel 1326, l’edificio tornò ai vescovi locali dopo la Guerra del Canavese. A inizio Cinquecento il vescovo Bonifacio Ferrero ristrutturò l’intera struttura, che venne successivamente distrutta durante la guerra franco-spagnola nel 1641. A inizio Ottocento venne costruito nuovamente per un’ultima volta. Oggi è ancora di proprietà della diocesi di Ivrea.

  • I ricetti

    I ricetti sono edifici di pochi metri quadrati, a due piani, addossati tra di loro, disposti a gradoni sul pendio della collina di Albiano con scopo difensivo e funzione di magazzini. Un primo ricetto esisteva già a metà Duecento, dentro le mura del Castello, successivamente, nella seconda metà del Trecento, il Vescovo assegnò piccoli terreni alle famiglie del paese con la condizione che costruissero un muro di cinta fortificato e provvedessero alla manutenzione del fossato difensivo.

  • Chiesa parrocchiale di San Martino

    La chiesa, al centro del paese, fu progettata dall’ architetto Francesco Martinez da Messina, pronipote di Filippo Juvarra, che ebbe tra l’altro l’incarico di progettare la cripta delle tombe reali a Superga. La parrocchiale fu edificata tra il 1775 e il 1880.

  • Cappella San Rocco e San Sebastiano

    La chiesa, conosciuta anche come “chiesa rossa”, si trova tra le ultime case del Comune sulla strada per Ivrea; la dedica a San Rocco svela l’origine del luogo: qui nel Seicento sorgeva il lazzaretto dove venivano confinati e isolati i malati colpiti dalla peste.

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Albiano d'Ivrea, https://visitcanavese.it/albiano-divrea/