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DOCG
Denominazione di Origine Controllata Garantita
ERBALUCE DI CALUSO O CALUSO
Riconoscimento D.O.C.G.
Approvato DOC con D.P.R. 9/7/1967 – G.U. n.203 del 14/8/1967
Approvato DOCG con D.M. 8/10/2010 – G.U. n.248 del 22/10/2010; ultima modifica D.M. 7/3/2014 pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf – Sezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP
DOCG
Unica DOCG della Città Metropolitana di Torino nasce dal vitigno dell’Erbaluce. La sua coltivazione avviene, principalmente, tramite la tradizionale pergola canavesana, con pali di sostegno e traverse, che creano un paesaggio unico sulle colline dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea.
1 VITIGNO 3 VERSIONI
Vitigno autoctono introdotto in loco dai romani, dalle cui uve si ottengono tre versioni: fermo, passito e spumante.
LA PASSITAIA
Ovvero il solaio, solé in piemontese, è la stanza in cui appassiscono le uve selezionate per il Passito.
Si può degustare in abbinamento con i dolci della pasticceria canavesana biscotti della duchessa, le paste di meliga, i torcetti, con lo zabaglione, ma anche con la frutta passita e candita, così come è perfetto per accompagnare formaggi dal gusto forte.
LA LEGGENDA DI ALBALUCE
Quando il Canavese era coperto da un Grande Lago, dopo il ritiro del ghiacciaio, Albaluce, bellissima ninfa, figlia del Sole e dell’Alba, aveva ricevuto in dono una pelle di porcellana che ricordava la luna argentea, gli occhi color del cielo e capelli che risplendevano come raggi di sole. Era venerata dagli abitanti del luogo che le offrivano omaggi e doni, come un divinità. Ma arrivò il tempo in cui la Regina Ypa, sacerdotessa della Dea Mattiaca (Morgana), decise di prosciugare il Grande Lago per avere nuove terre fertili da coltivare. La collina che tratteneva le acque doveva essere scavata per creare un canale artificiale da cui le stesse potessero defluire. Purtroppo l’intervento sortì l’effetto contrario lasciando morte e distruzione. Albaluce addolorata per quanto era accaduto pianse e dalle sue lacrime nacquero tralci di vite e un’uva dorata: l’Erbaluce.
“Erbaluce di Caluso” o “Caluso”
Ottenuto da uve (100%) provenienti esclusivamente da vigneto Erbaluce, coltivato a pergola.
colore: giallo paglierino;
odore: caratteristico, fruttato, intenso, gradevole;
sapore: asciutto armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00%vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
“Erbaluce di Caluso” spumante o “Caluso” spumante
Deve essere elaborato con il metodo tradizionale della seconda fermentazione in bottiglia con un periodo minimo di permanenza sui lieviti di 15 mesi .
spuma: fine e persistente;
colore: giallo paglierino;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: fresco, fruttato, caratteristico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% Vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l;
zuccheri residui naturali: massimo 12,0 g/l.
“Erbaluce di Caluso” passito o “Caluso” passito
Periodo di invecchiamento: mesi 36 a decorrere dal 1° novembre successivo alla vendemmia.
colore: dal giallo oro all’ambrato scuro;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: dolce, armonico, pieno, vellutato;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 17,00% Vol.;
zuccheri residui : minimo 70,0 g/l;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 26,0 g/l.
“Erbaluce di Caluso” passito riserva o “Caluso” passito riserva
Periodo di invecchiamento: mesi 48 a decorrere dal 1° novembre successivo alla vendemmia.
colore: dal giallo oro all’ambrato scuro;
odore: intenso, caratteristico;
sapore: dolce, armonico, pieno, vellutato;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 17,00% Vol.;
zuccheri residui minimo 70,0 g/l;
acidità totale minima: 5,0 g/l ;
estratto non riduttore minimo: 26,0 g/l.
Le suddette tipologie possono presentare eventuale sentore di legno.
Zona di produzione DOGC “Erbaluce di Caluso” o “Caluso”
Provincia di Torino: Agliè, Azeglio, Bairo, Barone, Bollengo, Borgomasino, Burolo, Caluso, Candia Canavese, Caravino, Cossano Canavese, Cuceglio, Ivrea, Maglione, Mazzè, Mercenasco, Montalenghe, Orio Canavese, Palazzo Canavese, Parella, Perosa Canavese, Piverone, Romano Canavese, San Giorgio Canavese, San Martino Canavese, Scarmagno, Settimo Rottaro, Strambino, Vestignè, Vialfrè, Villareggia, Vische.
Provincia di Biella: Roppolo, Viverone, Zimone.
Provincia di Vercelli: Moncrivello.