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Strenna di Capodanno 2020

Il 1° gennaio, nel giorno dedicato al dio bifronte Giano, da cui trae il nome questo mese, gli antichi romani si scambiavano vasi con miele, datteri o fichi circondati da ramoscelli di alloro (provenienti da un bosco consacrato alla dea Strenia) come augurio per l’anno nuovo, da qui l’origine delle Strenne librarie per il Capodanno ottocentesche.

E noi come augurio per l’anno che verrà abbiamo pensato a questi racconti di Teresina Enrico che ci conducono alla riscoperta delle tradizioni.

4 Racconti con
4 Ricette Contadine

Il maiale è stato nella cultura contadina una presenza preziosissima. Oggi la maggioranza di noi apprezza salami, salsicce, cotechini, pancette… ma un tempo il maiale era la “dispensa” di carne per tutto l’anno di molte famiglie. Ad un unico maiale erano dedicate le cure di tutta la famiglia, se per un imprevisto fosse morto prima del tempo della macellazione sarebbe stata una delle più gravi sventure che potessero capitare.

Oggi ci sono gli allevamenti intensivi di suini che nulla hanno a vedere con l’antica tradizione della macellazione delle campagne; nei racconti vividi e in parte crudi di Teresina Enrico si rivive il senso vero di quei valori trasmessi di generazione in generazione e la gioia di ritrovarsi tutti insieme a festeggiare l’avvenimento più importante dell’anno.

In questa sintetica raccolta, che noi abbiamo voluto chiamare “Strenna di Capo d’Anno” perchè è un dono, un regalo, la Tiri ci “tramanda” e ci “consegna” i preziosi ricordi perché siano letti e le preziose ricette perchè siano cucinate. Buona lettura!

Teresina Enrico (Tiri)

“La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”

A. Einstein

Scopri le ricette

Turta ad sang

Salam an bagna

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Ti invio questo link perchè penso possa interessarti.

Strenna di Capodanno, https://visitcanavese.it/strenna-di-capodanno/