Il Presepio scenico di Azeglio
Dal 2007 ad Azeglio un gruppo di volontari fa rivivere una delle più importanti tradizioni del Natale allestendo nella chiesa dell’Oratorio di S. Grato il Presepe scenico .
Eccoci nella piccola chiesa di San Grato nella frazione Boscarina ad Azeglio in questo 2023 che vede un anniversario importante: gli 800 anni del primo presepio vivente che San Francesco d’Assisi realizzò a Greccio per far rivivere la nascita di Gesù. Non siamo ovviamente nel Lazio, bensì in Canavese, in Piemonte, lungo la strada che da Azeglio porta al Sito Palafitticolo del Lago di Viverone, riconosciuto dall’UNESCO sito di importanza mondiale e tra le più importanti testimonianze del periodo preistorico del nostro territorio.
Qui, nella chiesa denominata Oratorio di S. Grato della fine del XVI secolo, viene allestito il presepio scenico, un piccolo tesoro la cui realizzazione è diventata una tradizione della collettività del paese. Ogni anno dal 2007 un folto gruppo di volontari si ritrova, dopo l’Epifania, e lavora insieme sino ai primi giorni di dicembre con passione e allegria al nuovo presepe. Ma perché occorre tanto tempo per realizzare un presepio scenico? Perchè è una rappresentazione teatrale della storia della natività in miniatura, un’ambientazione realistica con l’utilizzo di dispositivi meccanici dove nella messa in scena affiancano Gesù, Maria e Giuseppe, i protagonisti del presepe, personaggi modesti come i contadini, i soldati, i venditori di cibo.
E così attorno alla sacra famiglia viviamo la quotidianità delle persone umili che animano case, piazze vicoli e vie. Suoni e video aprono la scena principale, la luce del giorno illumina la piazza e le vie del piccolo borgo uno spaccato di vita rurale, fatto di case dai coppi rossi con le porte e finestre in legno. La scena in primo piano è animata dalle bancarelle con tanto di frutta, verdura, pesce, carne e formaggio tutto riprodotto in cera alla perfezione. Man mano che la luce aumenta si possono apprezzare i dettagli delle statuine realizzate con la stampa 3D, assemblate con fil di ferro decorate e vestire con stoffe cucite a mano.
Sono rappresentate tante piccole scene che volutamente non vogliamo sverlare per non togliere l’effetto sorpresa. Quando tutto è illuminato ecco che la rappresentazione prende vita: le finestre si aprono, il carro si muove e i mestieri si animano, in un punto cade la neve in un altro pioviggina, nel cielo compare la stella cometa e lo sguardo si focalizza sulla natività e sul bambino posto nella culla.
La visita, per apprezzare le diverse scene, richiede almeno 10 minuti, e in un clima piacevole e rilassato si possono anche conoscere gli artisti, come Marco e Nicolò, che hanno rinnovato il presepio scenico con le statuine alte 20 centimetri, o Alex che ha ideato gli effetti della pioggia e della neve. Tra le attività dei volontari c’è anche il laboratorio per i più piccoli, dove si riproducono con la cera frutta, verdura e pesci.
Come ripagarli del tempo che hanno dedicato al presepio? Ovviamente visitandolo, scoprendo ogni singola gemma che hanno realizzato, indovinando chi si è occupato della scenografia, chi ha costruito le case, chi i coppi, chi il balconcino, chi ha assemblato e vestito i personaggi, chi ha cablato i circuiti elettrici e programmato gli effetti. Grazie a questi volontari che ci fanno meravigliare e ci danno un’ulteriore occasione per una passeggiata nel grazioso borgo di Azeglio.
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