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La festa di Santa Barbara nelle miniere di Traversella

In occasione della festa dedicata alla Santa protettrice dei minatori di sabato 3 dicembre apertura straordinaria delle Miniere di Traversella

Eccoci a Traversella in occasione della festa di Santa Barbara protettrice dei minatori e dei vigili del fuoco… per un’apertura straordinaria delle Miniere, oramai chiuse dal 1971.

All’interno della galleria Brando Giorgio, dove ci sono gli ascensori che portano ai pozzi di estrazione questa mattina (domenica 3 dicembre 2023), è stato possibile visitare il sito minerario e partecipare alla messa della comunità e dei tanti visitatori celebrata da Don Matteo Somà.

La sindaca Renza Colombatto ci ha accolto nel silos di frantumazione del vecchio impianto, oggi sede del Museo Mineralogico e delle Attrezzature delle Miniere di Traversella; il museo realizzato dall’amministrazione comunale e dal Gruppo Mineralogico Valchiusella ha dato nuova vita agli edifici del complesso industriale che oggi ospitano nelle teche museali più di 500 campioni di minerali. Un grazie particolare a Valter Pecora, responsabile storico del museo, che ci ha accompagnato nella visita. 

Le sale museali si trovano distribuite su più piani del silos di frantumazione. Ad ogni piano si trovava un mulino trituratore che raccoglieva i minerali provenienti dalla galleria Brando Giorgio, che poco prima ci aveva ospitati durante la messa celebrativa. I carrelli percorrevano tutto il piano inclinato fino a raggiungere la cima dell’edificio dove iniziavano, tramite le tramogge, tutti i passaggi di lavorazione.

Nella sala delle attrezzature sono esposti campioni mineralogici di certe dimensioni e la collezione donata dal presidente Rodolfo Maffei. Seguono delle teche con strumenti per la lavorazione della pietra, o utilizzati nelle forge per fare i chiodi con il materiale proveniente dalla miniera.

Saliamo al piano superiore nella che ospita quattro bronzee molto usurate di Balma Bianca, scoperte il 13 settembre 2009, presso un’antica coltivazione, che la Sopraintendenza dei Beni Archeologici di Torino ha datato come risalenti al quarto, quinto secolo dopo Cristo. Questo ritrovamento, oltre a datare presumibilmente il periodo dello scavo risulta essere il primo ritrovamento archeologico di questo tipo in tutta la Valchiusella.

Un’ulteriore sala conserva gli attrezzi costruiti per il mantenimento dei mulini a pale, i vecchi trasformatori e alcuni reperti che ricordano il laboratorio chimico, dove i minerali venivano analizzati per individuare ferro e tungsteno, una sezione contiene le lampade utilizzate all’interno della miniera: da quelle alimentate ad olio di noci, le più antiche, fino ad arrivare a quelle di acitilene ancor oggi utilizzate durante le ricerche, perchè l’abbassamento della fiamma indica la riduzione dell’ossigeno, le lampade di sicurezza a batteria utilizzate nei giacimenti di carbone dove era facile trovare il gas Grisù facilemente infiammabile. Nel museo sono anche conservati resti di barre mine e i perforatori utilizzati per fare i fori per le volate.

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